[IT] - [EN]

«« torna indietro

Umamahesvara "Shri Shiva e Shri Parvati"

India del Nord - lega di rame - alta cm. 22 - l. cm.12 - p. cm. 9 - XVI Sec.

Questa è la mitologica storia dell’unione fra Shri Shiva e Shri Parvati. Si dice che Shri Shiva rappresenti il Sè universale, l’eterno, sempre immerso in profonda meditazione sulla cima del monte Kailash.
La sua Shakti (dal sanscrito significa “potere”) è Shri Parvati.

La prima moglie di Shri Shiva, Shri Sati, si era immolata perchè non poteva sopportare che suo padre non apprezzasse suo marito. Da quel momento, Shri Shiva, addolorato, aveva abbandonato ogni mondano interesse e si era completamente dedicato alla meditazione.

Proprio vicino al bosco dove Shri Shiva meditava, viveva il re della montagna, Shri Himavat. Egli sposò la celestiale ninfa Menaka e dalla loro unione nacque Shri Parvati.
In realtà, Shri Parvati era proprio l’incarnazione di Sati, ma stavolta, sicuramente, suo padre avrebbe adorato il marito di lei.
Shri Parvati era una fanciulla vivace ed amabile e quando raggiunse l’età adulta, i suoi genitori si preoccuparono di trovarle marito. Suo padre, Himavat, voleva per la figlia qualcuno veramente degno, ma non sapeva proprio chi; fino a che un giorno il saggio Narada andò a far visita a Himavat.
Narada che, come molti saggi aveva capacità profetiche, predisse che Shri Parvati fosse destinata a sposare nientemeno che il potente Signore Shiva.
Himavat sapeva che le profezie di Narada si realizzavano e così desiderava di tutto cuore che sua figlia realizzasse il suo destino e decise di mandare la figlia, con alcune ancelle, a servire Shri Shiva per i suoi rituali. E fu così che Shri Parvati si dedicò a servire Shri Shiva con estrema dedizione perché, pur senza conoscere il suo destino, riconosceva nel suo cuore la grandezza del Signore Shiva.

Nel frattempo, le deità erano in difficoltà, perchè il demone Taraka era diventato una minaccia e niente riusciva a placare la sua sete di potere e dominio.
Persino Shri Brahma (il Dio creatore) era impotente: infatti il demone era diventato potente per virtù delle benedizioni che il Dio stesso gli aveva concesso. Ma ad un certo punto ebbe un’idea: il figlio di Shri Shiva e Shri Parvati (Shri Kartikeya) sarebbe stato il guerriero in grado di sconfiggere il demone.
Così, per assicurarsi che Shri Shiva e Shri Parvati s’innamorassero, incaricarono Kama, il Dio dell’amore, di scoccare le sue freccie e far centro nei loro cuori.
Kama eseguì il suo compito alla perfezione: sia Shri Shiva che Shri Parvati cominciarono a sentire un profondo amore l’uno per l’altra, ma … Shri Shiva riuscì a controllare i suoi sentimenti e si accorse del trucco. Senza esitazione, lanciò un occhiata al povero Kama, che fu ridotto in cenere, e si allontanò.

Però, Shri Parvati era davvero profondamente innamorata del Signore Shiva e non poteva darsi pace per il fatto che lui non la degnasse di uno sguardo.
Ritornò a casa del padre e annunciò il suo desiderio di ritirarsi in preghiera e penitenza: se Shri Shiva non la considerava per la sua bellezza, sicuramente avrebbe dato valore a questo suo sacrificio.
E così lasciò dietro di sè gioielli e agi e si ritirò nella foresta dove visse in penitenza per alcuni anni.
Dedicava ogni giorno alla preghiera e di notte giaceva sulla nuda terra. A mala pena mangiava qualcosa e in seguito anche smise di mangiare quel poco, ma la sua fede e la sua devozione mai vennero meno.

Alcuni anni passarono, quando un giorno, mentre Shri Parvati eseguiva i soliti rituali, un giovane eremita l’approcciò. Shri Parvati s’inchinò umilmente a lui.
Al chè lui l’apostrofò: “Come può la tua tenera ossatura sopportare un così arduo compito spirituale?”
Tutta la sua austerità, aveva solo arricchito la squisita bellezza di Shri Parvati.
Lui continuò: “Veramente tu hai provato al mondo che bellezza e purezza non si annullano l’una con l’altra. Le tue azioni hanno coronato tuo padre con una più grande gloria di quanta già non ne avesse. Nobile fanciulla, perchè hai intrapreso tale severa penitenza? E’ comune per una persona sola angustiata e addolorata vivere una vita da eremita.
Ma com’è possibile che tu, così pura, amata e apprezzata da tutti fai questo?
Ah! E’ forse per un amore non corrisposto? No questo sarebbe davvero impossibile! Una gemma inestimabile come te è ricercata e non cerca…”
“Va a casa bella fanciulla! Ti darò metà dei meriti che ho guadagnato se interrompi questa penitenza. Ma per favore dimmi qual è la ragione.”
Shri Parvati chiese soccorso ad un sua ancella, che si rivolse all’eremita dicendo: “Lei ha offerto il suo cuore per ottenere l’amore di Shri Shiva. Ella ha fallito nel conquistarlo con la sua bellezza, così ha deciso di dedicarsi a penitenza ed austerità. Ella lo invoca spesso, ma Shri Shiva rimane sordo ai suoi appelli.”

Al chè l’eremità rispose, rivolgendosi a Shri Parvati: “E’ vero? o la tua amica sta scherzando?”
Ella allora disse: “Sì, è vero! Io adoro il grande Shri Shiva. Sono sicura che guadagnerò il suo amore con la penitenza e la devozione”
E l’eremita: “O mia signora, io conosco Shri Shiva. Egli è coperto di cenere e serpenti decorano il suo corpo, che è coperto di pellame dal cattivo odore. Come può il tuo dolce e tenero Sè diventare sua moglie? Egli è deforme, rozzo e povero. I suoi antenati sono ignoti. Egli non va bene per te. Lascialo perdere e cerca qualcuno più degno di …”
“Basta!!!” lo interruppe Shri Parvati piena di rabbia “Ci vuole una grande anima per conoscere una grande anima” e così, piena d’adorazione, parlò in onore del suo amato Signore.
Improvvisamente il giovane eremita si rivelò essere proprio Shri Shiva e a quel punto non c’erano dubbi: Parvati era riuscita a vincere il cuore di Shri Shiva!

Capriaquar © 2011 - Vat N. IT 01718530544



registrati


recupera password